Marilù Eustachio

Nata nel 1944

Italia

data inserimento in W.A.D. 06/2022

 

Biografia

Marilù Eustachio è un’artista italiana, vive e lavora a Roma in Trastevere.

Nasce a Merano, in Alto Adige il 15 agosto 1934, una piccola città tra le montagne, paessaggio a cui è profondamente legata. Trasferitasi a Roma all’età di due anni, vi farà spesso ritorno. La passione per la montagna, e l’amore per il territorio natale si rivela nelle sue opere.

“Sono nata a Merano nel lontano 1934 e fino a due anni ho vissuto da una balia a Caldaro, poi sono approdata a Roma.La mia prima lingua è stato il tedesco.

Ogni anno, per lunghe vacanze estive, con mia madre andavo a Malles, nella Val Venosta. Non ricordo molto della mia prima infanzia. Ero una bambina timida, imbranata e distratta con un grande amore per i gatti e la natura. Mi piacevano i boschi, i ruscelli, i piccoli orti, i fienili.

Col passare degli anni l’orizzonte si è allargato, ho cominciato a muovermi nel territorio a piedi, in bicicletta, con la corriera, ogni volta che mi era possibile.

Sono stata presa dalla passione per la montagna e con Vetter Adolf, che era un cacciatore di caprioli e di stambecchi, facevo delle interminabili camminate, per arrivare, verso mezzogiorno, su una cima e poi,prima dell’imbrunire, tornare indietro. Sono stata su tutte le grandi cime della Val Venosta: Otler, il Cevedale, il Similaun, la Palla Bianca.

Amavo molto anche i laghi Limpidi e gelati dove solo noi ragazzini riuscivamo a fare il bagno.

Col tempo avevo preso l’abitudine di andare, da sola, sulle rive dell’Adige per tenere i piedi ammollo e per leggere o scribacchiare.

Indimenticabili quelle ore solitarie in una natura colorata e ricca di profumi.

Andavo anche nei boschi in cerca di funghi o all’albergo Unicorno dove avevo un’amica. Cosi in Alto Adige ci sono sempre tornata e negli ultimi trent’anni ho passato l’estate a Ums, frazione di Vols.

Vacanze assai diverse da quelle dell’infanzia e dell’adolescenza. A Ums si era creata, nella casa di Cristina e di Arnold Tribus, una famiglia elettiva variegata e straordinaria. A Ums ci sono venuti quasi tutti i miei amici: Goffredo Parise, Piera degli Espositi, Francesca Sanvitale, Nadia Fusini, Alex Langer, l’autrice femminista tedesca Silvia Bovenschen, La pittrice tedesca Sara Schumann,  Franco Marcoaldi, Patrizia Cavalli, il Barone Franchetti, Lillana Cavani, Gabriella Caramore, etc. etc. ora le cose sono cambiate perchè io viaggio con fatica, e perché tornare nei luoghi dove si è stati felici non è mai consigliabile. Sono nell’età in cui si preferisce ricordare più che fare esperienza, perché il ricordo ha un incanto, una lontananza, una durata che la realtà non riesce a restituire.

Non sono quindi tanto sicura di rivedere il mio amato Sud Tirolo ma lo disegno spesso, me lo prefiguro, lo ricostruisco.”

A Roma Marilù consegue la maturità classica, prosegue gli studi vincendo una borsa di studio per un corso per pubblicitari, l’Accademia di Francia. Più tardi si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia, “approfondendo la ricerca sulla percezione visiva, che sarà alla base sia del suo lavoro pittorico sia di quello fotografico.”

Insegna per vent’anni pittura nelle sezioni di custodia preventiva e negli Istituti di Osservazione per Minorenni.

Pur avendo scelto la pittura come mezzo privilegiato d’espressione, Marilù Eustachio ha da sempre creato opere che cercano di riunire riuniscono una doppia vocazione: quella letteraria e quella relativa alle arti figurative. I suoi taccuini ad esempio, realizzati fin dall’infanzia, sono concepiti da Eustachio come un processo che permette di “fare un libro a mano, che si può arricchire con immagini e con scritti, con note e trascrizioni”. Secondo lo storico dell’arte Peter Weiermair, Susan Sontag ha definito l’opera di Eustachio come “un raccogliere, accumulare, costruire e lasciar tracce”. Marilù Eustachio si è cimentata anche con la fotografia, e in questo caso si è concentrata su nature morte e oggetti trovati.

Mariluì essendo sempre in contatto con numerosi artisti, intellettuali e autori tra i suoi amici Al contempo, Eustachio non ha mai voluto far parte di movimenti o gruppi, perseguendo in modo radicale un ideale di indipendenza e liberta’ tanto nel suo lavoro quanto, coerentemente, nella sua vita di artista.

Negli anni ’60 è tra i fondatori del collettivo di giovani artisti, Il Girasole, insieme ad Amadio, Checchi, Ciai, Capotondi, Gaetaniello, Guiotto, Patella, Sarnari, Vaiano ed il critico Giorgio di Genova. A questo periodo risale la sua prima personale “Eustachio” alla Galleria il Girasole (1966).

Nel 1985 ha dato inizio a una serie di studi sull’amore,  molti dei quali dedicati a Emily Dickinson; lavoro poi confluito in un libro: Un peso viola, edizioni Eidos, 1990.

Espone in diverse gallerie e musei in Italia. In particolare a Roma, per anni presso Galleria Giulia e La nuova Pesa, Mantiene sempre i rapporti con la sua patria, con diverse esposizioni alla Galleria il Sole e Spatia di Bolzano.

Dal 1986 i suoi taccuini nascono dall’amore per la lettura e per il libro, dal 1986 tiene anche una sorta di diari, i “taccuini”, in cui conserva schizzi ma anche testi e citazioni”.ad oggi ne ha realizzati circa 300. dove sentimenti intuizioni, esperienze si sintetizzano. Di formato, dimensioni e carte diverse, i taccuini, sono caratterizzati da una miscellanea di tecniche dove si alternano e si uniscono arti figurative e letteratura tenuti insieme dal filo rosso del metodo diaristico. Tra le opere e i taccuini vi è “un processo di osmosi continuo”, i temi della pittura nascono e ritornano tra le pagine dei taccuini, che ne testimoniano i processi di studio e di elaborazione.

Presto il taccuino diventa “consuetudine irrinunciabile”. La forma diaristica ha sempre accompagnato l’artista, fin dall’infanzia aveva l’abitudine di trascrivere su un quaderno poesie e brani di narrativa, particolarmente amati, per salvarli nella memoria, e farli suoi. Già nel 1981  alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, nell’ambito della mostra collettiva Arte e Critica 1981 a cura di Marisa Volpi Orlandini, l’artista espone una prima forma diaristica: 365 disegni, uno per ogni giorno dell’anno.

Nel 1988 viene pubblicato il suo libro Dai Taccuini, edizione Le parole gelate, Roma. In occasione della mostra  Il labirinto del tempo. Taccuini 1986-2005 a cura Peter Weiermair nel 2005 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, viene pubblicato il catalogo Taccuini  a cura di Incontri Internazionali d’Arte, Graziella Lonardi Buontempo. Nel 2006 vengono esposti alla mostra Biblioteca Casanatense a Roma e nel 2016 presso il Museion di Bolzano, Taccuini 1986-2016, a cura di Andreas Hapkemeyer.

Eustachio inizia a fare fotografie quando a sei anni il padre le regala la prima macchina fotografica, da quel momento questa pratica ha convissuto e con la sua attività di pittrice. “Le migliaia di fotografie scattate nel corso degli anni, per la loro natura di traccia e testimonianza, assomigliano alle pagine dei suoi taccuini, […] scandiscono il ritmo della vita” Brunella Buscicchio Sherer.

Nel 1993 ha pubblicato un libro di fotografie per le Edizioni Arunda intitolato Et in arcadia ego con scritti di Arnold Tribus, Erich Erlacher e Silvia Renhart.

Al 2019 risale la sua ultima mostra fotografica, a Bolzano presso la Galleria Foto_forum, intitolata Heimat 2,

Sull’opera di Marilù Eustachio hanno scritto

Rudolf Arnheim ,  Susan Sontag, Amelia Rosselli, Leonardo Sinisgalli, Lorenza Trucchi, Marisa Volpi, Giorgio Cortenova, Peter Weiermair, Guido Giuffre’, Gabriella Caramore, Alice Ceresa, Fabrizio D’Amico, Erri De Luca, Maurizio Fagiolo dell’Arco ,Maria Silvia Farci, Nadia Fusini, Valerio Magrelli, Bruno Mantura, Franco Marcoaldi ,Flavio Caroli, Giorgio Di Genova, Paolo Milano, Marina Miraglia, Achille Bonito Oliva, Goffredo Parise, Mario Quesada, Bruno Mantura,  Elisabetta Rasy, Domenico Rea, Giorgio Agamben,…

Alcuni scritti

“Un’arte di quel che passa, intorno a una realtà che è già passata.. lasciando una stesura o uno spruzzo di tracce. Come il battito di rosso che si attarda sull’orizzonte del deserto per qual

che minuto dopo calato il sole, o il filo, color limone, di orina sulla neve. Un’arte che pedina la realtà, seguendone delicatamente le orme semisfumate, tracciandola di lontano. Da una distanza senza presunzione.

Una coscienza che mira a un’ideale docilità verso il reale: idealmente sensibile, idealmente testarda. Un’arte che copia umilmente, che disegna con fedeltà: Marilù Eustachio ha desunto molti ritratti da fotografie. L’immagine, segno essa stessa, è evanescente. Un’idea d’arte come un raccogliere, sistemare, costruire, un lasciar tracce. E un coprire le tracce: col dar loro un forte smalto, col velarle.”

Susan Sontag, Un’ arte di quel che passa, dal catalogo per la mostra Diario per immagini, Galleria Apatia, Milano, 1981

“[…] Marilù Eustachio sembra costantemente in lotta con il tempo. Se il tempo sempre lavora a trafugare la realtà, lei sempre lo contrasta come a volerne salvare le tracce, fosse pure in forma di reliquia di una strenua religione della vita che, nel suo passaggio spesso brutale, riserva comunque indimenticabili apparizioni.”

Elisabetta Rasy, da Piccole tracce del tempo-Vent’anni di vita nei Taccuini di Marilù Eustachio, Corriere della Sera, 10-5-2006

“[…] una curiosa influenza dei lavori precedenti su gli ultimi suggeriva che anche le supposte “astrazioni” nascondessero, sotto una superficie reticente, una qualche leggibile memoria di un mondo a tutti noto, ma negato alla nostra vista dalla gelosia con cui una sensibile artista reagisce a un mondo fin troppo pubblico. “

Rudolf Arnheim, dal catalogo della mostra Eustachio, Galleria dell’Ariete, Milano, 1979

“[…] allora è il colore e soltanto il colore a espugnare l’intelligenza e la forma stupenda di un fiore, in cui l’assedio notturno delle sensazioni è stato levato e tutto si è estaticamente composto in luce e pensiero. Come Marilù stessa ha scritto, le sensazioni “emergono dal buio verso la luce, dall’indistinto al distinto, dall’assente al presente”. In questo senso il colore è qui intelligenza e ragione costruttiva. A patto di precisare che l’intelligenza non è mai separata dall’immaginazione – che, come in Ca- valcanti e negli stilnovisti, l’intelletto unico di Averroé si unisce ai singoli individui attraverso i loro fantasmi e i loro desideri, anche se questi dovessero in lui estenuarsi e perire. Ed è qui che Marilù si sente a casa propria, come nelle carte che la sua mano ha siglato con l’intraducibile termine tedesco che le sta da sempre così a cuore: Heimat.”

Giorgio Agamben, L’intelligenza del colore, dal catalogo della mostra Heimat, Kunst Merano Arte, 2018

“Il diario è stato per tutti, e fin dalla sua prima invenzione, quella scrittura intima a cui si consegna la parte più segreta e fragile di sé stessi, ma anche quella più ostinata e più visionaria. Marilù Esustachio ha coltivato con una grande invenzione e qualità questo genere “ritroso” e riservato; ha dato a quei Taccuini nascosti, che tutti noi conserviamo in cassetti dimenticati, un plusvalore di bellezza e di senso che li hanno trasformati da “confidenze” in “opera”. Il diario fu definito una volta “il barometro dell’anima” e quelli di Marilù Eustachio per misurare, con la precisione voluta, la variabilità e la mobilità dell’anima, chiedono il concorso degli schizzi, delle parole, dei disegni e dei colori. Perciò, io credo che questi Taccuini siano degli oggetti emozionanti e complessi; non tutti possono e devono essere letti, alcuni sono “segreti” e questa riserva di senso non rivelato è come il potenziale che infiamma e rafforza l’intera opera.”

 Graziella Lonardi Buontempo, dal cat. Il labirinto del tempo. Taccuini 1986-2005 a cura di Perter Weiemair, Galleria d’arte moderna di Bologna, 2005

 “La Euscachio arriva ad uno stato d’animo in cui la solitudine diviene tranquilla e sembra che i fogli… un’affinata sofferenza che non ha più bisogno di consolazione. È così che essi si mutano in una specie di morbida cera per le orme giuste. Lo scheletrico riferimento dei dati si presta a manipolazioni solo apparenemente semplici, e ciò che sembrava indecifrabile anche alla pittrice diventa vero, eplicito per tutti.”

Marisa Volpi Orlandini, dal cat. Arte e Critica 1981, Galleria Nazionale D’Arte Moderna, Roma, 1981

Curriculum

Dai primi anni sessanta a oggi ha tenuto numerose mostre personali e ha partecipato a diverse rassegne e mostre collettive in Italia e 

all’estero. Tra queste:

2019 Bolzano, Foto Forum,  Heimat 2

2019 Pechino-Cina, Tsinghua Academy museum,”SILK ART YUN”

2018 Pechino-Cina, Mostra internazionale ,The Gongwangfu museum Pechino

2018 Mareno, Museo Kunst Meran Art, Heimat

2017 Roma, Accademia di Belle Arti di Roma,Famel Artists International Exhibition

2017 Roma, Biblioteca Vallicelliana

2017 Roma, Biblioteca Villa Pamphilj, “oli e disegni su carta”

2016 Bolzano, Museion di Bolzano, Taccuini 1986-2016

2016 Roma, Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio, “ Vo(L)to di Donna”

2016 Roma, Galleria La Nuova Pesa, “Dissolvenze”

2015 Roma, Chiesa di S.Lucia del Gonfalone, “Storia di un anno”

2014 Roma, Galleria Doozo, Mostra di fotografia ,”Maresole”

2013 Roma, MACRO, Ritratto di una citta’. Arte a Roma 1960-2001

2013 Roma, Galleria La Nuova Pesa, “ Di Luogo in luogo”

2012 Roma, Sala della Crociera, Ministero dei Beni Culturali 

2011 Venezia, Padiglione Italia  Biennale Venezia, “ Arte non e’ cosa nostra”

2009 Bergamo, Galleria Ceribelli, “Presenze, Assenze”

2008 Roma, Museo Hendrik C. Andersen ,“Autoritratti/Autobiografia”

2008 Roma, Museo Carlo Bilotti, “Mitografia”

2008 Roma, Museo di Roma in Trastevere, “Roma luogo della memoria, luogo della visione”

2007 Torino,  Internazionale d’Arte Contemporanea, Artissima 13

2007 Roma, Spazio Blu, K. Ama Sutra

2006 Roma, Valentina Bonomo Arte Contemporanea,  Grazie per una Volta

2006 Roma, Monserratoarte900, Ascolta uomo

2006 Roma, Galleria cortese &Lisanti, Donne d’arte

2006 Torino,  Internazionale d’Arte Contemporanea, Artissima 12

2006 Roma, Biblioteca Casanatense, Taccuini 1986-2006

2005 Bologna, Galleria d’arte moderna, Taccuini 1986-2005

2005 Bolzano, Laurin Hotel, “ Alberi in Sequenza”

2005 Roma, Galleria Luxardo, Mostra di fotografia, “Immagini Sorprese”

2005 Roma, Galleria Giulia, Collettiva

2004 Cosenza, casa delle Culture, L’arte dei ciliegi. Omaggio a Cechov

2004 Roma, Villa Sgaravatti, Outart

2004 Roma, Festival Internazionale di fotografia, Istituto nazionale per la Grafica, Palazzo della

Calcografia, “La Dura Bellezza”

2003 Roma, Galleria Maniero, Quattro

2003 Roma, Maniero Associazione Culturale, “ 4 Artiste”

2003 Ancona, Mole Vanvitelliana, Carte di Artemisia

2003 Roma, Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna, On paper. Attraverso disegno

2003 Roma, Galleria Giulia, Cercaricerca

2003 Roma, Villa medici, Academie de France à Rome, Incontri… dalla collezione Gabriella Lonardi Buontempo

2002 Roma, Studio Angeletti, L’arte non è merce geneticamente modificata

2002 Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna, Tutti giù per terra 

2002 Roma, Museo Hendrik C. Andersen, Amicizia e memoria

2002 Roma, Galleria Giulia, Nudi d’autore

2002 Roma, Galleria Giulia e Museo Laboratorio Arte Contemporanea, Arte e Scienza. Le biotecnologie nel dibattito scientifico e nell’immaginario

2002 Roma, Biblioteca Casanatense,  Theke

2001 Termoli (CB), Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Mail Art

2001 Roma, Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna, Oggetti smarriti e ritrovati

2001 Roma Galleria A. A. M. Architettura Arte moderna, Marilù Eustachio-Renato Mambor. Corrispondenze

2001 Roma, Galleria Giulia, Natura altrove

2001 Gala di Barcellona (ME), Museo della Mattonella d’Arte

2001 Roma, Politeama Gallery, Omaggio a Trilussa

2001 Roma, Galleria A..A.M. Architettura Arte Moderna, Cash &Carry: il magazzino d’arte

2000 Roma, Galleria Giulia, Epifania

2000 Roma, Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna, Microcosmi ideali

2000 Roma, Galleria Pio Monti, Della notte

2000 Napoli, Palazzo Reale, Cartoline per Napoli

1999 Roma, G alleria Giulia, “ Sembianze”

1999 Roma, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Lavori in corso 7

1999 Palazzo delle Esposizioni, Quadriennale Nazionale d’Arte. Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella civiltà multimediale

1999 Roma. Politecnico Arte/Ankara, Istituto Italiano di Cultura/ Istanbul, Yanus Emre/ Rabat, Istituto Italiano di Cultura, Carissime nemiche

1999 Roma, Studio d’Arte Contemporanea Change, Effetto Domino

1998 Roma, Galleria dei Greci, Formato pocket

1998 Roma, Equilibri Precari, Poco più

1998 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Arte a Roma negli anni Sessanta. Una collezione, un dono

1998 Roma, Galleria Athena Arte, D x D

1998 Conegliano Veneto (TV), Palazzo Sarcinelli, Una donazione per un nuovo museo

1998 Roma, Galleria Il Segno, Il segno di diario

1998 Palermo, Orto Botanico/ Il Cairo, Istituto di Cultura, Palme d’autore

1997 Serravezza (LU), Palazzo Mediceo, Il Girasole trent ‘anni dopo

1997 Roma, Palazzo delle Esposizioni, Sandro Penna, poeta a Roma

1997 Roma, Galleria d’Arte Navona, Colori su Fonopoli

1996 Mirano (VE), Riviere Spazio d’Arte, Pagine in parete

1996 Lakeland (Florida, USA), Polk Museum of Art, Transiti italiani

1996, Roma Galleria Because I love, Le cadavre exquis

1996 Roma, Art Gallery Banchi Nuovi, L’arte è donna

1996 Comiso (RG), Galleria degli Archi, L’altra metà del cielo

1996 Roma, Gilda, 360′ proiezioni d’arte

1996 Roma,  Liberamente, Incartati. Fantasie di cartone

1996 Sangemini (TR), Studio Watts, Le case del cuore

1995 Roma, Palazzo delle Esposizioni, La parola e lo sguardo

1995 Bologna, Forni Tendenze, Continuità del talento

1995 Bolzano, Parkhotel Laurin, Damen Salon

1995 Venezia, Scuola Internazionale di Grafica, Identità e differenza

1995 Beijing, Istituto Culturale dell’ambasciata Italiana e Wan Fung Gallery, Women and the Arts in Italy

1995 Bologna, Forni Tendenze. Figure della pittura. Arte in Italia 1956-1968

1995 Oderzo (TV), Palazzo Foscolo. Collettiva

1994 Roma, Centro culturale Virginia Wolf, Gruppo B

1994 Roma, Galleria Il Narciso, Il gioco della dama

1994 Roma, Galleria La Nuova Pesa, Mostra di fotografia

1994 Roma, Galleria capo de’ Fiori, Roma, o cara

1994 Bolzano, Galleria Spatia, 15 anni

1994 Roma, Galleria dell’oca, Per Goffredo Parise. Artisti

1994 Torrimpietra (RM), Centro Breccia, Solstizio

1994 Paris,  Passage de Retz, Art- Energie

1994 Francavilla al Mare (CH), XLVI Premio Michetti. Storie di pittura

1993 Roma, Società Lunare, Figure del giorno e della notte

1993 Mantova Palazzo Ducale/ Stra (VE). Villa Pisani/ Praha, Istituto Culturale italiano, Guido, i’vorrei…

1993 Roma,  Galleria la Nuova Pesa,  Faccia a facce

1993 Beijing, Rassegna Internazionale della Cultura Italiana , Trasparenze dell’arte italiana sulla via della carta

1993 Spoleto, Ex Carcere del Santo Uffizio/ Pesaro, Palazzo Toschi Mosca, Straniati Stracci

1992 Roma, Galleria grafica dei Greci, Rara collezione di opere informali: 1959- 1990

1992 New York, The City University of New York, America/ Italy: A Visual Dialogues that Continues

1992 Firenze, Fortezza da Basso, Ipotesi per una collezione

1991 Roma, La Casa della Città, mostra di fotografia “La Casa di Vetro”, fotografie di 13 autori italiani

1991 Roma, Galleria il Narciso, Frammenti di memoria

1991 Roma, Galleria Rondanini, Percorsi ininterrotti dell’arte

1991 Roma, Casa della Città, La casa di vetro. Fotografie di tredici autori italiani

1991 Bolzano, Museo d’Arte Moderna, Beauty in difficult. Homage to Ezra Pound

1991 Roma, Galleria Eralov, Mostra di polaroid

1991 Roma, Circolo degli Artisti, Artae

1991 Bolzano, Galleria Spatia, Ex-libris

1991 Roma, Studio Sotis, Essenze

1991 Ponte di Piave(TV), Casa della Cultura Goffredo Parise, Omaggio a Goffredo Parise

1990 Innsbruck, Ferdinandeum, Tiroler Landesmuseum/Bolzano, Museo d’ Arte Moderna, Tirol von Aussen

1990 Venezia- Mirano mostra di fotografia, Barchessa di Villa XXV aprile

1990 Galleria Civica, Raccolta del disegno contemporaneo, acquisizioni 1990

1989 Milano, XXXI Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano

1989 Bolzano, Galleria Spatia, Vienna-Vienna

1989  Roma, Galleria Gregory, Pittori di notte

1989 Reggio Emilia, Chiostri di San Domenico, Sala delle Carrozze, Figure e forme dell’immaginano femminile

1989 Roma, Galleria Arco di Rab, Ubi minor, ibi maior

1989 Narni, Auditorium San Domenico, Carta x carta

1987 Roma, Galleria Giulia, Collezione Privata

1987 Roma, Galleria Gregory, Cuore di pittore

1987 Roma, Galleria D’arte Ex Libris , “ intorno al tempo carte 1984-1987”

1986 Roma, palazzo dei Congressi, XI Quadriennale Nazionale d’Arte come scrittura

1986 Roma, Galleria Giulia, Quindici anni

1984 Roma, Opera Universitaria, Alternanze

1984 Cagliari, Arte Duchamp

1984 Roma, Palazzo Rivaldi, La macchina della memoria

1984 Bolzano, Galleria Spatia, 5 anni

1983 Udine, Opera Aperta. Rassegna d’Arte Contemporanea 1960-1980

1983 Roma, Centre Culturel Français, Romances sans Paroles

1982 Roma, Galleria Grafica dei Greci, EX-Libris

1982 Paris, Istituto Culturale Italiano, Expotition de Quatres Peintres Romaines

1982 Paris, Maison de la Culture de St- Etienne, Livres d’art et d’artistes

1981 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Arte e Critica 1981

1981 Baden- Baden, II Biennale della Grafica europea

1981 Roma, Libreria Giulia, La biblioteca di un principe eccentrico

1981 Roma, Libreria Giulia, La bella e la bestia

1979 Milano, Galleria Bergamini, L’altra satira

1979 Bolzano, Galleria il Sole, Mostra n. 100

1978 Roma, Centro Morandi, L’altra faccia della luna

1978 Roma, Libreria Giulia, A che serve un libro senza figure?

1978 Beirut, Esposizione Internazionale d’Arte

1978 Termoli, Premio Castello Svevo

1977 Roma, Galleria Giulia

1977 Firenze, Mater Maria

1977 Ravenna, Pinacoteca comunale, Segno-Identità

1977 Roma, Galleria dell’Oca

1976 Roma, Galleria il Segno

1976 Roma, Galleria Giulia

1976 Roma, Galleria la Nuova Pesa

1976 Milano, Palazzo della Permanente, Mostra del disegno e della piccola scultura

1975 Wien, Palais Paiffy, Der Mythos der Frau

1975 Verona, Galleria Ferrari, Proposta di sei artisti

1973 Milano, Galleria le Ore, XI Premio del Disegno

1973 Bologna, Museo Civico, Arte Contemporanea 1973

1972 Södertälje (Svezia), Museo Södertälje, Grafica Italiana

1971 Arezzo, Galleria Comunale d’Arte Moderna/Imola, Chiostri di san Domenico, Per copia conforme

1971 Capo d’Orlando (ME), Premio Capo d’Orlando

1969 Roma, Il Torcoliere Galleria e Stamperia d’Arte, “ studi su Giovanna d’Arco di Dreyer”

1968 Roma, Galleria Il Girasole

1968 Roma, Galleria L’Agrifoglio

1968 Livorno, Galleria d’Arte Contemporanea Il Minotauro

1967 Roma, Galleria Il Girasole, Autoverifica

1966 Milano, Galleria le Ore

1966 Spoleto, Collettiva Il Girasole

1965 Roma, Galleria Il Girasole

1965 Roma, Libreria ll Mondo

1965 Roma, V Rassegna delle Arti Figurative di Roma e del Lazio

1965 Roma/ Reggio Emilia/ Parma/ Ferrara, Prospettive

1964 Milano, Premio san Fedele

1964 Prato, Premio Città di Prato

1964 Paderno Dugnano (MI), Premio Paderno Dugnano

1963 Roma, IV Rassegna delle Arti Figurative di Roma e del Lazio

1963 Palermo, Premio Sicilia Industria

1963 Palermo- Tunisi, Mostra Nazionale del Piccolo Dipinto

1962 Recoaro Terme (VI), Biennale Nazionale del Disegno

1962 Gubbio (PG), Premio Gubbio

1961 San Marino, III Biennale Repubblica di San Marino

1961Marsala (TP), Premio Città di Marsala

1961 Roma, III Rassegna delle Arti Figurative di Roma e del Lazio

1959 Roma, VII Quadriennale Nazionale d’Arte

Figure

1963 – tecnica mista su cartoncino cm 70×50

L'inizio

1985 – dalla serie «studi sull’amore” pastello su carta – cm 100×70

Senza titolo

1994 – Inchiostro e olio su carta – cm 297×21

Repertorio

1997/99 – olio e pastello su carta – cm250x600 – 75 pezzi cm50x36 ciascuno

Lilium di campo de’ Fiori

1992 – Olio e inchiostro su carta – Cm 46×38