Mimì Quilici Buzzacchi

1903 – 1990

Italia

https://mimiquilicibuzzacchi.com/

data inserimento in W.A.D. 06/2022

 

Biografia

A cento anni dalla nascita, un ricordo dell’artista ferrarese.

Esattamente cent’anni fa, il 28 agosto 1903, nasceva a Medole, nella provincia mantovana, Mimì Buzzacchi, destinata a segnare fortemente l’arte del Novecento ferrarese.

Trapiantata nella nostra provincia sin da ragazza, appartenente a una famiglia della facoltosa borghesia agraria, Emma, detta Mimì, prese le prime lezioni di pittura da Edgardo Rossaro, un bizzarro artista piemontese che viveva per lunghi mesi dell’anno a Bondeno, nella villa di Ferdinando Grandi, industriale delle fornaci e suo generoso mecenate.
Per la sensibile sedicenne, importante risultò questa “libera accademia”, soprattutto per apprendere l’uso della tavolozza e la tecnica del disegno, esercitati sul tema della natura morta: anche se, a dire il vero, nei suoi primi paesaggi (ferraresi e cesenaticensi) trapela più di un ricordo della maniera di Rossaro.

L’artista le fece poi studiare l’opera del cognato, Umberto Ravello, pittore morto in guerra, mediante riproduzioni fotografiche: e l’adolescente confessò nei suoi diari di esserne rimasta particolarmente colpita, poiché egli «fin dall’inizio sentì il bisogno di semplificare, di eliminare dagli oggetti i particolari superficiali, di ricostruirli in una forma spoglia di eccessi inutili, circoscritta in un contorno scrupolosamente studiato, di rendere esattamente i volumi delle cose senza ricorrere alle esagerazioni di chiaro-scuri, perchè le molte luci facilmente distruggono ogni armonia del colore».

La ricerca esasperata della sintesi e dei “misteriosi rapporti che intercorrono fra le percezioni sensuali e la sensibilità lirica” contraddistinguono la giovane Mimì, che nel contempo frequenta a Firenze lo studio di un parente, il bibliofilo Tammaro de Marinis. Il coltissimo zio le fa conoscere la tecnica degli incunaboli e delle cinquecentine: la ragazza si impegna con accanito fervore ed esegue le sue prime xilografie, da tenace autodidatta.
Il 1925 diventa per lei anno-spartiacque: a giugno partecipa alla sua prima mostra, una “regionale” allestita nelle sale del Castello Estense di Ferrara, dove tra gli espositori conosce vecchi maestri (Longanesi, Pisa, Forlani) e futuri sodali (De Vincenzi, Virgili, Cattabriga, il coetaneo Nenci). Mimì vi presenta vedute di Ferrara, Chioggia, Fiesole, che la fanno definire da G. E. Mottini, sul Corriere Padano, «acuta di pennello e tersa di linea».

Ma la pittrice teme sempre di scadere nel “decorativo”, di realizzare paesaggi conchiusi nel cloisonnè, ossia in un segno grafico accentuato, come la rimprovera, in un certo senso, Filippo de Pisis, dedicandole un articolo sul Padano nel Natale di quell’anno e che, a proposito dei suoi studi paesaggistici, giunge a evocare il sapore neoclassico-dannunziano di De Carolis e Moroni, notevoli xilografi.

Assai matura per la sua età e fortemente autocritica, la Buzzacchi riesce finalmente a dipingere i suoi primi ritratti, cimentandosi in un genere impegnativo, e gradualmente si libera di una tecnica cromatica troppo semplificata, quasi che usi il pennello alla stregua di un bulino. È però anche vero che in quel periodo realizza interessanti incisioni dedicate alla città estense, raccolte in una cartella titolata Dove si dice qualche cosa di Ferrara (1927), in cui dal «nudo e quasi povero gioco dei tratti», per dirla con Mottini, si sprigiona un piacevole senso lirico, lontanissimo sia dall’aulico taglio alla De Carolis sia dal gusto fortemente chiaroscurato di Enzo Baglioni, incisore ferrarese che par quasi una reincarnazione di Piranesi.

Stimolata da De Marinis, Mimì realizza nel contempo semplici quanto sofisticati ex-libris, che fanno la gioia dei bibliofili ferraresi e nei quali giunge a riproporre, stilizzandoli con intelligenza, elementi esornativi tratti dalle decorazioni di Casa Romei. Quest’inclinazione verso una colta rilettura del passato sfocia, quasi inevitabilmente, nell’adesione al “Novecento”, il movimento fondato a Milano, propugnando il ritorno all’ordine, da Margherita Sarfatti, che Mimì ascolta con ammirazione in una conferenza tenuta nel Teatro Ristori di Ferrara, nel gennaio 1926.
Tra i membri più importanti del movimento, peraltro, era un pittore ferrarese, Achille Funi, che l’artista conoscerà direttamente, restandone quasi folgorata, nel 1928, esponendo con lui alla mostra della “Settimana Ferrarese”. La pittrice aveva allestito una vera e propria personale nell’ambito della rassegna: ventiquattro fra olii, disegni e xilografie. I soggetti erano solo paesaggistici: i ponti di Comacchio, il costruendo canale Boicelli, il cimitero ferrarese della Certosa, la chiesa di San Benedetto, vedute della Val Camonica e delle Terme di Caracalla e il bellissimo Luci monotone in canale, quadretto dipinto in Romagna con echi del sapido luminismo di Corot. Questo piccolo dipinto è fra le tante opere di Mimì (una quarantina) che si rintracciano presso l’Università di Ferrara: altre sono nel Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea, presso la Cassa di Risparmio, la Camera di Commercio, l’Amministrazione Provinciale di Ferrara.

Riconosciuta in patria, apprezzata dalle pubbliche istituzioni, Mimì lo è altresì in campo nazionale: nel 1928 viene invitata a esporre per la prima volta alla Biennale di Venezia, dove parteciperà sino al 1950, presentando sempre incisioni, con un’unica eccezione nell’edizione del 1942. Nel frattempo, ha conosciuto anche l’amore: nel 1929 è convolata a nozze con Nello Quilici, colto giornalista di origini lucchesi, nonché saggista e docente universitario, che a Ferrara dirigeva il Corriere Padano.

Per la testata diretta dal marito, Mimì coordinerà da allora la “pagina dell’arte”, impegnandosi talora in prima persona come autrice di testi e in altri casi chiamando notevoli critici, quali Giuseppe Marchiori, Italo Cinti, Carlo Belli e Corrado Padovani, pittore e saggista al quale sarà affezionatissima. La sua pittura si evolve vieppiù in chiave novecentista, ricercando una sorta di primitivismo neo-giottesco, dalla scabra quanto lirica sintesi, sulla scia di Carrà, ma altresì di Carlo Socrate, pittore che frequenta a Roma.

Nel campo dell’illustrazione, indimenticabili risultano le copertine a colori per La Rivista di Ferrara, diretta dal marito fra il 1933 e il 1935: un’intelligente rilettura del secondo futurismo e dell’aeropittura dell’amico Tato, ma con tangenze stilistiche ulteriori, che vanno dall’art déco al vero e proprio astrattismo.
Squisita animatrice del cenacolo culturale promosso dal marito, Mimì fu una delle protagoniste della nuova “officina ferrarese”, ossia di quella particolare temperie che voleva resuscitare il clima dell’umanesimo estense, aggiornandolo e contaminandolo con le stilizzazioni novecentiste. Il frutto più maturo resta, in tal senso, l’affresco di Funi per il Municipio, denominato Il Mito di Ferrara, la cui realizzazione ella seguì con trepida attenzione e in cui l’autore giunse al punto di “plagiare” direttamente Cosmè Tura o di eseguire alcuni nudi maschili enfiandoli e deformandoli come se si trattasse di uno dei “sapienti” dipinti da Dosso Dossi.

La riscoperta degli artisti locali del Quattro-Cinquecento, giudicati modernissimi da Padovani, era avvenuta nel 1933 grazie all’Esposizione della Pittura ferrarese del Rinascimento, per il cui catalogo Mimì aveva realizzato un icastico frontespizio, con il Palazzo dei Diamanti sapientemente cadenzato attraverso tre diversi piani prospettici.
Ma l’artista irrequieta non voleva fermarsi a Ferrara: lo dimostrano le bellissime xilografie raccolte nel 1939 nel volume Italia antica e nuova, introdotto da Ugo Ojetti.

Tra i paesaggi di Lombardia, del Veneto, di Anagni e di Ferrara, che spesso raggiungono effetti di un potente e quasi “metafisico” senso d’astrazione, compare anche un’archeologica veduta di Leptis Magna, frutto di un recente soggiorno in Libia, in seguito alla chiamata di Funi per affrescarvi la chiesa del Villaggio Corradini.

Nel corso del lavoro sulla sponda africana, Mimì aveva realizzato nel contempo un cospicuo corpus paesaggistico, che gli presenterà Giuseppe Ravegnani, il quale esordisce in catalogo parlando «di cammino ascensionale e liberatore della pittura». La signora Quilici è sempre più moderna: e la sintesi s’accompagna in lei a una maggior felicità cromatica. Questo periodo s’arresta brutalmente nel giugno 1940, quando il marito Nello muore sull’aereo di Italo Balbo, nel cielo di Tobruch: è la fine di un’epoca, non soltanto per lei.
La cupezza degli anni di guerra non gli impedisce però di realizzare mirabili ritratti ai due figli, come quello di Folco al mare, sulla soglia di una cabina lignea, ripreso con freschezza e quasi con spirito di “pierfrancescano” nitore.
Al termine del conflitto decide di stabilirsi a Roma, dove sembra soltanto allora accorgersi della presenza di un grande pittore ferrarese, Roberto Melli: al tonalismo del conterraneo trapiantato nell’Urbe (ma altresì all’esempio di artisti della “scuola romana” come Mafai), sembrano rifarsi le indimenticabili immagini dei ruderi di San Benedetto (e la chiesa ferrarese era stata uno dei suoi primi soggetti, alla mostra del 1925).

Come Bassani, Mimì reinventa da lontano una Ferrara sul filo della memoria: lo confermano le numerose vedute del Castello Estense e, soprattutto, il ciclo Paesaggio di Spina, che le presenta in catalogo l’amico Giorgio. Siamo attorno al 1958: calzando un casco coloniale, ricordo della Libia, per difendersi dal caldo torrido, quasi fosse una moderna esploratrice, Mimì scopre (o ri-scopre) le possibilità espressive e iconografiche insite nel paesaggio bonificato delle Valli di Comacchio, inquadrandolo in vedute a volo d’uccello che posson persino ricordare Paul Klee.

La Quilici disegna o abbozza nel Comacchiese dipinti idealmente sospesi tra mitiche radici etrusche e moderno tecnicismo, lontanissimo da qualsivoglia retorica: li rielabora poi nel suo studio sul Lungotevere, facendo divenire «il paesaggio forse più spoglio, più grandiosamente spoglio, desolato e atonale d’Italia», un soggetto di notevolissima riuscita poetica, per dirla con Bassani.

Mimì Quilici Buzzacchi torna a esporre un’ultima volta nel Ferrarese, a Comacchio, nel palazzo Bellini, allestendo nel novembre 1987 la mostra Paesaggi miei. L’artista neppure tre anni dopo morirà a Roma, il 16 giugno 1990. Il centenario della sua nascita è stato ricordato con l’allestimento di una mostra retrospettiva in Umbria, sotto le volte dell’antico mercato coperto di Bevagna.

Lucio Scardino

Curriculum

Esposizioni Personali

Pubblicato il 13/09/2016 da scarpinet

– Casa d’Artisti, Milano, 1931.
– Galleria La Permanente, Bergamo, 1931.
– Bergamo, 1932.
– Comacchio, giugno 1932.
– Residenza Municipale, Argenta, gennaio 1933.
– Galleria Milano, Milano, 1933.
– Pitture e silo grafie di Mimì Quilici Buzzacchi, Galleria Milano, Milano, 12 ­ – 23 marzo 1934.
– Mostra del paesaggio libico, Ridotto Teatro Comunale, Ferrara, 26 maggio­ – 9 giugno 1938.
– Italia antica e nuova, raccolta di dieci stampe, Ferrara, 1939. Galleria Genova, Genova, 27 febbraio 1939.
– Galleria Roma, Roma, 1941.
– Galleria Roma, Roma, 1942.
– Ridotto Teatro Comunale (con Giuseppe Virgili), Ferrara, giugno 1943.
– Galleria Bergamo, Bergamo, 6 -­ 20 ottobre 1946.
– Argent Galleries, New York, 1948.
– Palazzo Antici Mattei, Ass. Italo­americana F. I. D. A. P. A. (Federazione Italiana Donne Arti e Professionisti Affari), Roma, 1949.
– Mimì Quilici Buzzacchi, Galleria II Camino, Roma, 8 – ­18 maggio 1952.
– Palazzo Venezia, Roma, 28 febbraio -­ 12 marzo 1953.
– Circolo della Stampa, Roma, 25 febbraio – ­12 marzo 1954.
– Quadri del Tevere, Galleria La Marguttiana, Roma, 9 – ­19 maggio 1955.
– Mimì Quilici, Galleria Cairoli, Sala delle Mostre d’Arte, Ferrara, 13 – ­31 ottobre 1956.
– Paesaggi Italiani, Istituto Italiano di Cultura, Tripoli, 1956 (Montevideo 1965 e Malta 1977).
– Quadri del Tevere, Galleria Montenapoleone, Milano, 1957.
– Quadri del Tevere, Galleria “La Cruna”, Novara, 12 -­ 21 novembre 1957.
– Quadri del Tevere, Galleria Il Pincio, Roma, 1957.
– Quadri del Tevere, Galleria Macchia, Roma, 1957.
– Paesaggi di Spina, Sala delle esposizioni “Grafica del Lavoro”, Roma, 1959.
– Le Valli di Comacchio, Chiostrino di S. Romano, Ferrara, 9 -­ 24 giugno 1960.
– International Art Galleries, Bologna, 10 -­ 20 settembre 1962.
– Galleria EIDAC (Ente Internazionale Arte e Cultura), Milano, 1962.
– International Gallery, Bologna, 1963.
– Quadri del Po 1923­ – 63, Bottega d’Arte Moderna, Ferrara, giugno 1963.
– Galleria Anthea, Roma, 23 settembre ­ 2 ottobre 1963. “Visiones de Italia”, Istituto Italiano
di Cultura, Montevideo (Uruguay), 14 maggio -­ 4 giugno 1964.
– Disegni romani 1947­ – 65, Fondazione Ernesto Besso, Roma, 1965.
– Periplo Africano, mostra grafica, Galleria Paesi Nuovi, Roma, 1967.
– Galleria della Trinità, Roma, 12 novembre ­ 2 dicembre 1968.
– Paesaggi per l’Annata Europea della Natura, Galleria della Trinità, Mostra grafica, disegni e incisioni dal 1923 al 1970, Roma, 1970.
– Circolo La Rovere, Mantova, 1971.
– Galleria Pictogramma, Roma, 1971.
– Mimì Quilici Buzzacchi, Galleria Santo Stefano, Venezia, 24 aprile -­ 7 maggio 1971.
– Palazzo dei Diamanti, Centro Attività Arti Visive, Ferrara, 11 novembre -­ 8 dicembre 1972.
– Paintings, drawings and prints, Tyler School of Art in Rome, Roma, 1974.
– Antologica alla Galleria d’Arte Moderna Comunale, Roma, 1976.
– Quadri del Tevere, mostra antologica, Palazzo Braschi, sale di S. Pantaleo, Roma, 1976.
– Mostra Grafica Antologica 1931 – ­1977, Istituto Italiano di cultura, Malta, 1977.
– Monte Mario 1947 – ­1972, Temple Abroad Tyler School of Art, Roma, 23 maggio -­ giugno 1978.
– Mediterraneo, luce e spazio, Galleria P21 Arte, Roma, 1979.
– Argomenti grafici, Temple Abroad Tyler School of Art, Roma, 1979.
– Il Castello, Castello Estense, Ferrara, 1981.
– Paysages du Delta du Pô, Istituto Culturale Italiano­Parigi, Parigi, 1982.
– Galleria d’Arte, Roma, 1984.
– Sessant’anni di xilografia, Temple Abroad Tyler School of Art, Roma, 1984.
– Paesaggi miei, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Bellini, Comacchio, 7 novembre 1987 – ­17 gennaio 1988.
– Mostra antologica, Civiche Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Ferrara, 1998.
– Itinerari, Il Cenacolo, Salotto d’arte del Narciso, Roma, maggio – giugno 2001.
– Omaggio a Mimì Quilici Buzzacchi, opere uniche e grafica inedita, Centro FRAU, Ferrara, 28 settembre – 19 ottobre 2002.
– Mimì Quilici Buzzacchi. Disegni ferraresi 1923-1963 nella raccolta dell’Università di Ferrara, Palazzo Renata di Francia, Ferrara, 12 giugno – 7 luglio 2006.
– Echi futuristi e d’avanguardia nelle copertine della rivista di Ferrara (1933 – 1935 ), Palazzo Comunale, Ferrara, 8 – 26 giugno 2015.

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Esposizioni Collettive

Pubblicato il 13/09/2016 da scarpineti

– Mostra regionale d’arte ferrarese ­emiliana, Castello Estense, Ferrara, giugno 1925.
– Mostra Nazionale di Belle Arti, Brera, Milano, ottobre 1925.
– Mostra Nazionale di Arte Marinara, Roma, 1926.
– Mostra d’arte regionale, Castello Estense, Ferrara, 1926.
– IV Mostra d’Arte Regionale, Imola, 1926.
– Internazionale d’Arte Decorativa, Monza, 1926.
– Biennale dell’Arte del Paesaggio (medaglia d’oro), Bologna, 1927.
– II Esposizione Internazionale Incisione Modena, Firenze, 1927.
– III Mostra Internazionale delle Arti Decorative, Villa Reale, Monza, maggio -­ ottobre 1927.
– Biennale, Accademia di Belle Arti, Milano, 1927.
– Esposizione Nazionale d’Arte Moderna, Villa S. Olmo, Como, 1927.
– Internazionale d’Arte Enologica, Conegliano, 1927.
– II Mostra Nazionale d’Arte Marinara e I Mostra d’Arte Fiumana, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1928.
– XVI Biennale internazionale d’Arte della città di Venezia, 1928 (invitata fino al 1950).
– Mostra d’Arte Ferrarese, Ferrara, 1928.
– Esposizione della Settimana Ferrarese, Ferrara, 1928.
– Mostra d’arte a Cervia, Cervia, 1928.
– Terza fiera internazionale del libro. Mostra Nazionale di Ex ­ Libris, Firenze, 1928.
– Mostra Nazionale del Paesaggio (medaglia d’oro), Bologna, 1928.
– Mostra del Sindacato Fascista delle Belle Arti, Mantova, 1928.
– Nazionale del Lago, Como, 1928.
– III Mostra d’Arte Marinara, Roma, 1929.
– Mostra delle Tre Venezie, Padova, 1929.
– II Mostra Nazionale del Paesaggio, Bologna, 1929.
– Esposizione Internazionale dell’Incisione Moderna, Parigi, 1929.
– Mostra Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, Roma, 1930.
– Mostra del Sindacato Emiliano­-Romagnolo, Bologna, 1930.
– Mostra Nazionale Femminile, Milano, 1930.
– Esposizione d’Arte Coloniale, Roma, 1930.
– I Quadriennale Nazionale d’Arte, Roma, 1931 (invitata sino alla VIII del 1959).
– Mostra Internazionale del Libro, Parigi, 1931.
– Mostra Internazionale d’Arte Sacra, Padova, 1931.
– Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, Roma, 1931.
– Esposizione Italiana d’Arte Moderna, Birmingham, 1932.
– XVIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Venezia, 1932.
– Mostra di Artisti Ferraresi, iniziativa del Sindacato Fascista delle Belle Arti, Ridotto del Teatro Comunale, Ferrara, 1932.
– Mostra Artistica di beneficenza della ProPatria, Castello Estense, Ferrara, 1932.
– V Triennale Internazionale delle Arti Decorative e Industriali, Milano, 1933.
– Interregionale Sindacato Professionisti e Artisti (medaglia d’argento), Milano, 1933.
– L’Italia all’Esposizione Mondiale, Chicago, 1933.
– III Mostra Regionale d’Arte Sindacale Emilia Romagna, Palazzo di S. Anna, Ferrara, 1933.
– XIX Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Venezia, 1934.
– Mostra di un gruppo d’opere di Artisti ferraresi: Achille Funi, Arrigo Minerbi, Filippo De Pisis, Carlo Crispini e Mimì Quilici, Ferrara, 27 maggio 1934.
– Mostra Sindacale, Argenta, 1934.
– IV Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti, Emilia ­ Romagna, 1934.
– Mostra interprovinciale di Belle Arti di Bologna, Bologna, 1935.
– Esposizione Internazionale, Bruxelles, 1935.
– Esposizione Incisione Moderna, Praga, Riga, Budapest e Roma, 1935.
– Mostra d’Arte di Venezia, Praga e Varsavia, 1935.
– II Quadriennale Romana, Roma, 1935.
– XX Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Venezia, 1936.
– Esposizione Nazionale dell’Incisione Moderna, Abbazia (Croazia), 1936.
– II Esposizione Internazionale d’Incisione in legno, Varsavia, 1936.
– IV Mostra Sindacale, Mostra della Società Benvenuto Tisi, Palazzo della Borsa di Commercio, Ferrara, 9 – 25 maggio 1936.
– Esposizione Internazionale (medaglia d’oro), Parigi, 1937.
– Auestellung Italianischer Kunst von 1800 bis zur gegenwart, Akademie der Kunste, Berlino, novembre -­ dicembre 1937.
– Mostra degli artisti Ferraresi, Cesena, 1937.
– Incisori Italiani Contemporanei, Ginevra, 1937.
– Esposizione Italiana di bianco e nero, Bucarest, 1937.
– Mostra Italiana di disegni e stampe, Tallin, 1937.
– Esposizione Italiana dell’Incisione, Istanbul, 1938.
– Concorso Femminile del ritratto, Sanremo, 1938.
– Mostra d’Arte Contemporanea Italiana, Berna, 1938.
– XXI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Venezia, 1938.
– Galleria d’Arte, Latina, 1938.
– I Mostra Nazionale di Pittura Premio Bergamo, Bergamo, 1939.
– Mostra Italiana, Galleria delle Stampe, Londra, 1939.
– Mostra Sindacale d’Arte, Castello Estense, Ferrara, 1 ­- 28 ottobre 1939.
– Mostra di Incisori Italiani nell’America Latina, Venezia, 1939.
– Esposizione Internazionale di Arte Sacra, Vitoria (Spagna), 1939.
– III Quadriennale d’Arte Romana, Roma, 1939.
– Triennale d’Oltremare, Napoli, 1940.
– XXII Biennale Internazionale d’Arte Veneziana, Venezia, 1940.
– III Mostra Nazionale di Pittura Premio Bergamo, Bergamo, 1941.
– II Mostra d’arte, Sindacato Fascista Belle Arti “Gruppo Magnani”, Ferrara, 18 -­ 25 maggio 1941.
– XXIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Venezia, 1942.
– IV Quadriennale d’Arte Nazionale, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1943.
– Mostra degli Artisti Ferraresi, scambio artistico Ferrara – Munster, Confederazione Fascista Professionisti ed Artisti, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 6 – 16 maggio 1943.
– I Mostra delle attività intellettuali delle donne romane, Palazzo Marignoli, Roma, 8 – 13 marzo 1947.
– IV Esposizione Interregionale d’Arte Contemporanea, Ravenna, 1948.
– Premio Nazionale di Pittura “E. P. Michetti”, Francavilla al Mare, 1948.
– I Mostra d’Arte Contemporanea “Aprile Milanese”, Milano, 1948.
– V Esposizione Nazionale d’arte contemporanea, Ravenna, 1949.
– I Mostra Internazionale dell’Art Club, Palazzo Carignano, Torino, 1949.
– III Mostra Italiana e straniera dell’Art Club, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 1949.
– IV Mostra Annuale dell’Art Club, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 22 aprile – 15 maggio 1950.
– Lavoro e lavoratori nell’arte Premio Suzzara, Suzzara, 1949.
– XXV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Venezia, 1950.
– R.B.A. Gallery, Londra, 1950.
– IV Mostra annuale Art Club, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, aprile – maggio 1950.
– I Mostra di Arti Figurative delle Artiste Romane Contemporanee, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1950.
– “Premio Bolzano” per le pittrici italiane, Bolzano, 1950.
– IV Premio Suzzara “Lavoro e lavoratori nell’Arte”, Suzzara, 1951.
– VI Quadriennale Nazionale d’Arte, Roma, 1951.
– Public Library, New York, 1951.
– “Sette donne che dipingono”, Gallerie del Libraio, Treviso, 20 ottobre – 2 novembre 1951.
– Incisione Italiana Contemporanea, Gorizia, 1 – 9 dicembre 1951 (Montefalcone, 9 – 20 settembre 1951 e Udine, 23 dicembre 1951 – 6 gennaio 1952).
– III Biennale Mostra Regionale del Disegno e della Incisione Moderna, Reggio Emilia, 1951.
– Mostra di arte figurativa di Artisti Contemporanei Italiani e Stranieri, Galleria Il Camino, Roma, 1952.
– VI Mostra d’Arte Contemporanea, Sala Capitolare di Palazzo Venezia, Roma, 1952.
– V Premio Suzzara: Lavoro e lavoratori nell’arte, Suzzara, 1952.
– Mostra d’arte internazionale E 53. La pittura di piccolo formato, Galleria Il Camino, Roma, 1953.
– I Mostra Nazionale Arti Figurative, Spoleto, 1953 (IV del 1956 e V del 1957).
– Premio di Pittura Esso, Roma, 1953 (e Venezia 1955).
– I Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Premio Marzotto”, Palazzo Venezia, Roma, 1953 (e Milano, 1956).
– Premio CIM “Roberto Melli”. Il Maggio Della Pittura Romana, Palazzo di Vetro, Roma, 1953 (ed edizioni del 1954, 1955 e 1958).
– Mostra d’Arte, Galleria alla “Scaletta”, Bologna, 1953.
– II Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Premio Marzotto”, Roma, 1954.
– Ricostruzione Tempio S. Benedetto, parlatorio del Collegio Salesiano, Ferrara, 1954.
– VII Mostra d’Arte provinciale e rappresentativa emiliana, Copparo, 19 – 27 settembre 1954.
– “La pittura di piccolo formato”. Esposizione d’arte internazionale, Galleria Cairola, Milano, 1954.
– I Mostra concorso del Ritratto, Circolo degli artisti di Firenze, Firenze, 17 – 29 gennaio 1954.
– Mostra d’Arte, Galleria del Palazzo Esposizioni, Roma, 1955.
– III Premio di Pittura Esso, Venezia, 1955.
– Esposizione d’arte internazionale, “La pittura di piccolo formato”, Bottega d’arte, Chieti, 5 ­- 23 gennaio 1955.
– I Biennale Incisione Italiana Contemporanea, Venezia, 1955 (e II del 1957).
– Primo incontro della pittura con lo sport, Galleria d’Arte “Galdi”, Roma, 1955.
– Movimento Internazionale Artisti di Avanguardia, Galleria d’Arte, Roma, 1955.
– Premio Abruzzini per l’incisione, Istituto di Calcografia Nazionale, Roma, aprile 1955.
– II Maggio della pittura romana, quinta panoramica, Palazzo di Vetro, Roma, maggio 1955.
– V Mostra Nazionale del Disegno e della Incisione Moderna, Reggio Emilia, 1955.
– I Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Premio Marzotto”, Milano, 1956.
– Mostra Biennale Nazionale del Disegno e dell’Incisione Contemporanea, Forlì, 1956.
– I premio di pittura via Frattina, Galleria La Feluca, Roma, giugno 1956.
– Moderna Galerja Sodobna Italijanska Grafika, Ljubljana, 1957.
– Collettiva con Scuola Romana, Galleria d’ arte il Castello, Roma, 1957.
– II Mostra Nazionale Incisione Italiana, Opera Bevilacqua La Masa, Venezia, 1957.
– Concorso di Pittura Niccolini, I premio, Ferrara, 1957.
– II premio di pittura via Frattina, Galleria La Feluca, Roma, giugno 1957.
– XX Biennale Nazionale, Palazzo della permanente, Milano, novembre – dicembre 1957.
– Mostra pittori Romani, Galleria Trinità, Firenze, 1957.
– VI Mostra Nazionale del Disegno e della Incisione Moderna, Reggio Emilia, 1957.
– Incisori Veneti Emiliani, Ferrara, 1958.
– Mostra di artisti ferraresi, Chiostrino di San Romano, Ferrara, 1958.
– I Rassegna Arti Figurative Roma e Lazio, Roma, 1958 (invitata sino alla VI del 1968).
– VI Mostra D’Arte “Premio Genazzano”, Palazzo Comunale, Genazzano, 1958.
– Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea, Galleria Rosella, Milano Marittima, 1 giugno – 31 agosto 1958.
– I Mostra Arti Figurative. Artiste Romane Contemporanee, Galleria del Palazzo delle Esposizioni, Roma, 18 – 30 giugno 1958.
– I Mostra Nazionale del cappello femminile nell’arte contemporanea. Premio Signora, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1 – 15 dicembre 1958.
– Il Maggio della pittura romana, VIII edizione Premio C.I.M. “Roberto Melli”, Roma, 1958.
– Premio Marzotto, Valdagno, 1958.
– V Premio Internazionale “San Vito Romano”, Galleria “La Feluca”, Roma, 1959.
– Settima Collettiva, Studio d’Arte “La Soffitta”, Roma, 12 – 25 dicembre 1959.
– Galleria L’Agostiniana, Roma, 1959.
– Mostra Nazionale “La Grafica Italiana d’Arte”, Cremona, 1959.
– Grafica Italiana Contemporanea, Pisa, 1959.
– II Salone dell’associazione “Incisori d’Italia”, Palazzo della Pretura (Milano, Verona, Vicenza, Pesaro), Pontremoli, 1959.
– “Ottobre Romano di Pittura”, Palazzo Barberini, Roma, 25 ottobre – 10 novembre 1960.
– “Gemma d’Amico, Mimi Quilici e Ugo Rambaldi”, Galleria Jardin des Arts, Roma, 1960.
– Rassegna Arti Figurative Mantovane, Casa del Mantegna, Mantova, 1961.
– III Rassegna di Arti figurative di Roma e del Lazio, Palazzo delle Esposizioni, Roma, settembre – ottobre 1961.
– Premio Internazionale di Pittura “Cervara di Roma” (medaglia d’argento), Roma, 1961.
– XV Premio nazionale di pittura Michetti, Francavilla al Mare, 1961.
– “Quattro pittrici”, Palazzo Barberini, Ente Premi Roma, Roma, 1961.
– Rassegna regionale d’arte. Mostra d’autunno, Salone del 300, Bologna, 1962.
– Premio Nazionale di Paesaggio “Autostrada del Sole”, Roma, 1962.
– II Fiera d’Arte al Tevere, Isola Tiberina, Roma, ottobre 1962.
– Premio Nazionale di Pittura “Il Nostro Po”, Palazzo Farnese, Piacenza, 14 – 31 ottobre 1962 (Milano, 1963 e Ferrara, 1967).
– Galleria Nazionale delle stampe alla Lungara, Roma, 1962.
– Galleria la Gregoriana 7, Roma, 1962.
– Galleria Passeggiata di Ripetta, Roma, 1962.
– Mostra Nazionale di Pittura “Il Nostro Po”, Palazzo del Turismo, Milano, 7 – 23 novembre 1963 (e Piacenza).
– I Mostra mercato d’Autunno, Bottega dei Crociferi, Roma, 1963.
– VII Premio Vincenzo Cardarelli, Tarquinia, 17 – 18 settembre 1963.
– Mostra Concorso Nazionale di arti Figurative, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1963.
– III Salone Incisori d’Italia, Torino, 1963.
– L’Incisione Italiana d’oggi, Padova, 1963.
– Grafica Italiana d’oggi, Stoccolma, 1963.
– Mostra di opere di artisti moderni, Milano, aprile 1963.
– Premio Copparo, Copparo, 1963.
– Premio di Pittura A.R.C.I, Chiostrino di San Romano, Ferrara, 7 – 21 novembre 1963.
– Mostra di pittura “Ferrara città”, Galleria d’Arte Estense, Ferrara, 1964.
– Italienischer Malerinnen in Kunstverein, Monaco, 1964.
– Premio città di Alatri di pittura, medaglia d’ oro, Alatri, 1964.
– Concorso Nazionale Artisti Italiani, Galleria Burdeke, Zurigo, 1964.
– III Concorso Nazionale “La Parete d’Oro, per un disegno in bianco e nero”, Milano, 1964.
– Exposition de la Peinture Italienne Contemporaine, L’ Institut Européen d’Historie d’Art, Zurigo, 1965.
– Premio Nazionale di pittura “Michetti”, Francavilla al Mare, 1965.
– V Rassegna Arti Figurative Roma e Lazio, Roma, 1965.
– II Mostra Internazionale di Pittura e Scultura, “L’Animale nell’arte”, Galleria l’Agape, Roma, 10 aprile – 8 maggio 1965.
– III Premio Nazionale Soragna di Incisione e Disegno, Soragna, 1965.
– VIII Premio Internazionale di Pittura “Tarquinia ­ Cardarelli”, Tarquinia, 1965.
– Prima Mostra Interregionale “Incisori d’Italia”, Galleria Bers, Roma, 1965.
– Italiensk Grafikk, Oslo, 1966.
– Premio Internazionale di arte contemporanea (medaglia d’oro, Targa d’oro Hotel delle Nazioni), Chiostrino di San Romano, Ferrara, 14 – 28 maggio 1966.
– Roma Dipinta, Galleria Astrolabio, Roma, 1966.
– Premio Villa S .Giovanni di Pittura, Villa S .Giovanni, 1966.
– Salon Likum, Zagabria, 1966.
– Premio Nazionale d’Arte Contemporanea (Targa d’oro Hotel delle Nazioni), Chiostrino di San Romano, Ferrara, 1967.
– IV Premio Nazionale di Pittura “il Nostro Po” (medaglia d’oro), Castello Estense, Ferrara, 1967 (e poi a Milano Palazzo del Turismo.).
– III Biennale dell’Incisione Contemporanea in Italia, Galleria A. R. Cassano, Taranto, 25 novembre – 14 dicembre 1967.
– Mostra Internazionale di Grafica Contemporanea, Castello Medievale, Vignola, 23 maggio – 23 giugno 1968.
– Galleria d’Arte La Tavolozza, Mostra Regionale Roma e Lazio Incisori d’Italia, Roma, 3 – 19 aprile 1968.
– XIV Interregionale d’arte “Premio Copparo”, Ferrara, 1968.
– III Concorso di Pittura e Scultura, Ferrara, 1968.
– Mostra Internazionale della Xilografia, Galleria d’Arte La Borgognona, Roma, 1969.
– Premio Niccolini per la pittura, I premio, Ferrara, 1969.
– VII Mostra di Arti Figurative “Roma Viva”, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 3 – 25 aprile 1969.
– Settima Mostra Nazionale di Incisioni Italiane, Sassari, giugno – luglio 1971.
– VI Mostra Nazionale di Grafica Italiana Bianco e Nero, Arezzo, 29 agosto – 12 settembre 1971.
– II Triennale Internazionale della Xilografia al Museo “Ugo da Carpi”, Carpi, 1972.
– Grafica dei Greci, Roma, 1974.
– Rassegna di arte grafica figurativa e astratta, Galleria Montenapoleone, Milano, 1974.
– Incontri in Galleria, Galleria Astrolabio Arte, Roma, 1975.
– Mesès de la Ville, Roma, 1976.
– II rassegna Nazionale di pittura “Cosmè Tura”, Galleria d’Arte Moderna Alba (vincitrice premio Tura), Ferrara, 1976.
– Disegni del XX secolo, Istituto Nazionale di Calcografia, Roma, 1980.
– Grafica Italiana del Primo ‘900, Galleria d’Arte Trifalco, Roma, 1980.
– Istituto italiano di cultura per la R.A.E., Cairo – Alessandria, 1981.
– Il Castello: origini, realtà, fantasia, Castello Estense, Ferrara, 1985.
– Paesaggio senza territorio, Castello Estense, Mesola, 1986.
– Vitalità della figurazione. Pittura italiana 1948­ – 1988, Palazzo della Permanente, Milano, 21 dicembre 1988 – 29 gennaio 1989.
– IV Biennale Donna, Centro Attività Visive del Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1990.
– Architettura italiana d’Oltremare 1870­ – 1940, Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna, 26 settembre 1993 – 9 gennaio 1994.
– Premio Niccolini Cinquant’anni 1947 – ­1997, Ferrara, Chiesa di S. Romano, 5 – 20 aprile 1997.
– Ali Italiane nel mondo, Chiesa di S. Romano, settembre 1997.
– Paesaggio urbano. Stampe italiane della prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Istituto Nazionale per la grafica – Calcografia, Roma, 25 settembre – 23 novembre 2003.

Paesaggio con ferita

1968 – 70x100cm

Marzo monte Mario

1979 -70x50cm